Il Consiglio dei ministri è durato oltre un’ora. I nuovi fondi, ha detto la premier in un videomessaggio, si aggiungono “ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail” e “portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse per migliorare la sicurezza sul lavoro”. L’8 maggio confronto con sindacati. All’ordine del giorno risorse per il post alluvione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche: previsto un piano “straordinario pluriennale da 1 miliardo”. Valditara: arresto in flagranza per maggiorenni che picchiano docenti
Il governo Meloni metterà in campo nuovi fondi da dedicare alla sicurezza sul lavoro. L’annuncio è arrivato in un videomessaggio della premier Giorgia Meloni, diffuso al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto stamattina a Palazzo Chigi ed è durato oltre un’ora. La presidente del Consiglio, alla vigilia del Primo maggio, ha parlato di “altri 650 milioni di euro” che portano a “oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro”. Lo stanziamento di nuovi fondi non era presente nell’Ordine del giorno della seduta del Cdm, ma era stato già anticipato che la misura sarebbe stata analizzata in vista della festa dei lavoratori del 1° maggio. Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, all’uscita dal Cdm ha spiegato che il governo incontrerà i sindacati giovedì 8 maggio per un confronto proprio in materia di sicurezza sul lavoro. La data è stato poi confermata dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera anche a un “programma straordinario pluriennale da 1 miliardo di euro” per Emilia-Romagna, Marche e Toscana, colpite di recente da eventi meteo estremi. Si è parlato anche di scuola. “È previsto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato nelle ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici”, ha annunciato il ministro Giuseppe Valditara. E ha aggiunto che per partecipare ai corsi “sulla sessualità serve un consenso preventivo scritto dei genitori”.
Il videomessaggio di Meloni
“Domani è la festa dei lavoratori e anche quest’anno il governo ha deciso di celebrarla con i fatti, perché crediamo che questo sia il modo per ringraziare gli italiani che ogni giorno contribuiscono a far grande questa nazione”, ha detto Meloni nel videomessaggio. “L’Italia è sempre di più una Repubblica fondata sul lavoro, e io – ha aggiunto – sono orgogliosa del fatto che in poco più di due anni e mezzo siano stati creati oltre un milione di posti di lavoro. Abbiamo raggiunto il record di numero di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto, la disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte, aumentano i contratti a tempo indeterminato, diminuisce il precariato”. Tra i dati positivi citati dalla premier anche quello sui salari: “Crescono i salari reali in controtendenza rispetto a quello che accadeva nel passato – ha detto –. Tra il 2013 e il 2022, con i precedenti governi, nel resto d’Europa il potere d’acquisto dei salari aumentava del 2,5%, mentre in Italia diminuiva del 2%. Da ottobre 2023 la tendenza è cambiata e le famiglie stanno progressivamente recuperando il loro potere d’acquisto con una dinamica dei salari che è migliore, e non peggiore, rispetto a quella del resto d’Europa. C’è chiaramente ancora molto molto da fare però i numeri che alla fine raccontano la realtà sono incoraggianti”.
“Altri 650 milioni di euro” per la sicurezza sul lavoro
Poi l’annuncio dei nuovi fondi per la sicurezza sul lavoro: “Oggi dedichiamo la festa dei lavoratori a questo tema e ci impegniamo a fare ancora di più. Abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove misure concrete: insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro”, ha spiegato Meloni. “Vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base chiaramente alla loro condotta in materia di sicurezza con particolare attenzione al mondo agricolo”, ha aggiunto.
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“Cultura della prevenzione” e “alleanza con i sindacati”
“Continueremo a mettere al centro la cultura della prevenzione, perché prevenire è sempre il migliore degli investimenti possibili – ha detto ancora Meloni –. Dedicheremo risorse alla formazione dei lavoratori. Intendiamo occuparci anche di scuola, non solo rafforzando la conoscenza di questi temi, di queste materie tra i giovani, ma anche rendendo strutturale l’assicurazione Inail per studenti e docenti che questo governo ha introdotto nel 2023”. La premier ha confermato l’incontro con le parti sociali. “Vogliamo condividere queste misure con le parti sociali, che convocheremo nei prossimi giorni a Palazzo Chigi per raccogliere anche i loro suggerimenti e rafforzare le misure che abbiamo previsto. Il nostro auspicio in questo primo maggio, che anche i principali sindacati hanno dedicato alla sicurezza sul lavoro, è quello che si possa dar vita a un’alleanza tra istituzioni, sindacati, associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’Italia”.
Meloni cita Mattarella
Nel videomessaggio, Meloni prosegue: “C’è ancora tanto da fare anche, forse soprattutto, sul fronte della sicurezza sul lavoro. Anche negli ultimi giorni nuove vittime, nuove infortuni. Non si può morire così. Voglio approfittare per rinnovare il cordoglio e la vicinanza ai familiari delle vittime, ma sono consapevole che il cordoglio non basta”. Poi ha citato Mattarella: “Bisogna continuare ad agire. Di fronte a questo fenomeno, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È il motivo per il quale questo governo ha sempre messo al centro della sua azione questo tema. Lo abbiamo fatto, ad esempio, con la patente a crediti, con l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare i controlli, con le risorse per premiare le imprese che investono in prevenzione”. Poi Meloni ha concluso: “Buon primo maggio a tutti i lavoratori, che con orgoglio possiamo dire che non sono mai stati così tanti in Italia, e a tutti coloro che si danno da fare ogni giorno per trovare un impiego. Noi saremo sempre al vostro fianco”.
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I fondi per la sicurezza sul lavoro
Per la sicurezza sul lavoro, come avevano anticipato fonti ministeriali, il governo ha preparato non un provvedimento specifico ma una dotazione economica da stanziare: le cifre annunciate da Meloni dovrebbero essere suddivise in favore di iniziative sulla sicurezza. La destinazione precisa, comunque, verrà decisa più in là, dopo il confronto con le parti sociali. “Stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza”, aveva anticipato la premier in un’intervista al Corriere della Sera. L’idea, quindi, è di destinare le risorse reperite a misure per la sicurezza sul lavoro che saranno portate e condivise al tavolo con le parti sociali. L’esecutivo già nel 2023 aveva organizzato un Cdm in occasione del 1° maggio, in quel caso per varare il primo taglio temporaneo del cuneo fiscale in favore dei redditi più bassi.
Calderone: “Concertazione importante con le parti sociali”
Del tema sicurezza sul lavoro, in una conferenza stampa dopo il Cdm, ha parlato anche Marina Calderone. “Siamo consapevoli che sul fronte del lavoro sicuro e della vita sicura c’è ancora tantissimo da fare”, ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali. E ancora: oggi il Consiglio dei ministri, “nel prendere atto di quello che si è fatto, ha anche preso atto del fatto che gli altri interventi, tutto quello che dovrà essere fatto di ulteriore sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, necessita di una chiamata in causa”, di “una concertazione importante con le parti sociali che saranno convocate l’8 maggio”. Calderone ha poi spiegato: “Oggi non approviamo un decreto, perché ci sembra invece importante fare una preventiva condivisione e soprattutto anche ascoltare e avvalerci di quelle che possono essere le ulteriori valutazioni e sollecitazioni che vengono dal mondo sindacale, dal mondo datoriale, dal mondo produttivo in generale”.
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La conferenza dei ministri
Oltre al videomessaggio di Meloni, quindi, al termine del Cdm si è tenuta anche una conferenza stampa con alcuni ministri. Il primo a prendere la parola è stato Nello Musumeci. “Prevediamo di finanziare un programma straordinario pluriennale da 1 miliardo di euro. Immaginiamo un piano di 10 o 12 anni, poco conta, dopo aver destinato le risorse distribuite in base alle esigenze delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana”, ha detto il ministro per la Protezione civile riferendosi ai danni subiti dalle tre regioni dopo le recenti alluvioni. “Immaginiamo un programma straordinario pluriennale per gli interventi di ricostruzione ma anche uno per la messa in sicurezza del territorio. Un piano”, tuttavia, “che deve essere formulato su proposta del commissario straordinario entro il 31 maggio del 2026”.
Valditara: arresto in flagranza per chi picchia i docenti
In conferenza ha preso la parola anche Giuseppe Valditara. “È previsto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato nelle ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici. Inoltre c’è un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico: si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Un insegnante, un educatore, non si tocca”, ha annunciato il ministro dell’Istruzione. L’arresto in flagranza non si estende ai minori. Inoltre, Valditara ha parlato dei corsi sulla sessualità. “L’articolo 30 della Costituzione – ha detto – stabilisce che spetta ai genitori il diritto-dovere di formare i figli. Per l’ampliamento dell’offerta formativa sulla sessualità serve un consenso preventivo scritto dei genitori facendo sapere quale è il materiale didattico, le finalità e le modalità di svolgimento delle attività prodotte. Le scuole devono fornire un’attività formativa alternativa se i genitori negano il consenso. I soggetti erogatori devono avere requisiti di professionalità scientifica e accademica. Per le elementari i temi della sessualità sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali”. Il ministro ha poi aggiunto che il governo vuole stabilizzare l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sia per gli studenti sia per i docenti. “Era stata avviata d’intesa con la ministra del Lavoro Calderone due anni fa e ora riteniamo sia il momento di renderla stabile per il personale della scuola e per gli studenti, non possono essere penalizzati” rispetto al resto della Pubblica amministrazione, ha chiarito.
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L’Ordine del giorno del Cdm
Il Consiglio dei ministri era convocato oggi, mercoledì 30 aprile 2025, alle ore 11 a Palazzo Chigi: la riunione è durata oltre un’ora. Questo era l’ordine del giorno:
- Schema di decreto-legge: Ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, nonché disposizioni di carattere finanziario in materia di protezione civile (Presidenza – Protezione civile e politiche del mare – economia e finanze – Ambiente e sicurezza energetica – Agricoltura, sovranità alimentare e foreste – Lavoro e politiche sociali);
- Schema di disegno di legge: Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico (Istruzione e merito);
- Schema di disegno di legge: Disposizioni in materia di tutela del personale docente della scuola e dei dirigenti scolastici (Istruzione e merito – Giustizia);
- Schema di disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell’Accordo concernente misure di solidarietà volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas tra il Governo della Repubblica Federale di Germania, il Governo della Confederazione Svizzera ed il Governo della Repubblica Italiana, fatto a Berlino il 19 marzo 2024 (Affari esteri e cooperazione internazionale);
- Schema di decreto legislativo: Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33 – Esame definitivo (Presidenza – Salute – Lavoro e politiche sociali);
- Schema di decreto del presidente della repubblica: Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria – Esame preliminare (Istruzione e merito);
- Schema di decreto del presidente della Repubblica: Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione – Esame preliminare (Istruzione e merito);
- Leggi regionali;
- Varie ed eventuali.
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