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Bergami: “Siamo pronti per andare verso Marte!”


“Il settore aerospaziale italiano deve fare gruppo per poter parlare al Governo che conosce la composizione del Paese e sa che, oltre ad alcuni grandi gruppi aerospaziali, vi sono anche le PMI tecnologiche. Negli anni, tra alcuni Distretti e Clusters aerospaziali, ad esempio, si è creata una forte amicizia e collaborazione. Noi, come Cluster Tecnologico Aerospaziale IR4I, riguardo alla missione “Small Mission to MarS”, collaboreremo nella produzione di alcuni componenti dei payloads che trasporteranno le strumentazioni su Marte. Il viaggio della Presidente Giorgia Meloni in Usa apre scenari inediti e molto positivi e credo che per le nostre industrie potrebbe portare a sviluppi tecnologici molto importanti, farlo con colleghi di altre Regioni avrebbe un forte significato di unità nazionale”. Questa la visione del settore aerospaziale di Gaetano Bergami, presidente di BMC Air Filters, azienda leader a livello mondiale nella produzione di filtri aria e di sistemi di aspirazione nel settore aeronautico e automotive e fondatore, nel 2011, del Cluster Tecnologico Aerospaziale IR4I dell’Emilia – Romagna che raggruppa circa 30 aziende, collabora con università e politecnici ed è inserito all’interno del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA) associazione pubblico-privata senza scopo di lucro che si pone come interlocutore di riferimento nazionale per le industrie dell’aerospazio. 

 

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Presidente Bergami ci racconta la storia del vostro cluster di industrie del settore aerospaziale dell’Emila – Romagna e chi ne fa parte?

Gaetano Bergami, fondatore del Cluster Tecnologico Aerospaziale IR4I dell’Emilia – Romagna

Il Cluster IR4I è stato fondato nel 2011 da un gruppo di industriali operanti nel settore Aerospaziale/Aeronautico supportate dal Prof. Franco Persiani, Preside della Facoltà di Ingegneria Aerospaziale di Bologna che aveva compreso come le Università dovessero camminare insieme alle Industrie in un settore così di nicchia e tecnologico. Dal 2013 partecipiamo alle più importanti Fiere del settore Aeronautico/Aerospaziali come Le Bourget e Tolosa. Inoltre, alcuni soci partecipano a esposizioni in varie parti del Mondo quali USA o India. Abbiamo anche organizzato missioni estere per incontrare Cluster Aerospaziali stranieri per valutare eventuali sinergie e collaborazioni. Il Cluster IR4I è membro del CTNA dalla fondazione ed anche di EACP l’Associazione che raggruppa tutti i Cluster Aerospaziali Europei (dal 2015). Al Cluster IR4I partecipano circa 30aziende, che collaborano nella ricerca anche con università e politecnici, e che hanno le certificazioni idonee del settore che qualificano le industrie come capaci di operare in un settore tecnologicamente avanzato. La selezione che viene effettuata per accogliere nuove aziende all’interno del nostro Cluster è molto rigorosa poiché vengono accettate solo Industrie che già operano nel settore con tecnologie avanzate e proprietarie o quelle che vogliono crescere unendosi ad un gruppo virtuoso. Le capabilities delle industrie vanno dalla meccanica avanzata, ai materiali Compositi, alla filtrazione aria, ai sistemi di propulsione elettrica, agli schermi per navicelle spaziali, alle flange per i Razzi, ai trattamenti termici, ai sistemi di guarnizione ed ai sistemi di fissaggio.

Quali sono i principali progetti e brevetti sviluppati fino ad ora da voi?

Il Cluster lavora in team, ma i brevetti vengono depositati dalle singole industrie che poi li sviluppano. La rete delle aziende si espande verticalmente o orizzontalmente a seconda dei progetti e delle complessità dei manufatti, ma la collaborazione è alla base dello sviluppo in un mondo globale. Molti brevetti sono stati ottenuti sulle propulsioni elettriche e sui sistemi di filtrazione aria ed anche sui materiali compositi. Il sistema del Cluster IR4I, dopo 14 anni di collaborazione, ha portato ad un rapporto molto propositivo tra i soci e ciò permette di mettere a sistema le esperienze dei singoli e le competenze dei singoli.

L’importanza dell’industria aerospaziale per l’Emilia-Romagna? 

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Le industrie del nostro Cluster IR4I sono molto tecnologiche e sono in grado di costruire qualunque elemento solido che vada utilizzato in aeronautica e nello spazio utilizzando materiali esotici o rari. Al momento le imprese di questi settori in Emilia-Romagna sono una nicchia iperspecializzata che richiede fabbriche tecnologiche ed intelligenti 5.0 con livelli altissimi di qualità; le imprese di questo tipo pur non essendo molte possono comunque portare nel sistema regionale un’esperienza per sviluppare un settore che sicuramente sarà in crescita nei prossimi anni a livello globale. In considerazione degli investimenti necessari a rendere un’Industria spendibile nel settore Aerospaziale servono certificazioni ed anni di competenze non facili da ottenere, ma considerando che stiamo parlando di tempi medio-lunghi ritengo che il settore meriti l’interesse di molte Industrie tecnologiche in modo da far trovare pronte le Regioni quando arriveranno gli sviluppi.

Quale obiettivo si pongono gli imprenditori del Cluster IR4I in questa fase di grandi cambiamenti e forti sviluppi.

Gli imprenditori del nostro Cluster sono molto attivi e perspicaci, la sola idea di creare un Cluster Aerospaziale circa 15 anni fa dimostra la lungimiranza dei soci che hanno creduto in un settore come l’aerospaziale e che nonostante l’individualismo sia una caratteristica dell’Imprenditore, hanno pensato di puntare sul gruppo. Negli anni i rapporti tra i soci sono diventati di forte condivisione e questo è il risultato di cui più andiamo fieri perché solo con l’unione si può avere la forza di competere nel Mondo nel settore di punta della tecnologia. Certamente una Regione da sola non può gestire una Missione su Marte ma insieme ai big players nazionali potremmo portare un contributo costruttivo e gli imprenditori di IR4I si aspettano di poter partecipare a progetti che riportino l’Italia ad un ruolo che ci compete come storia e come uomini. Inoltre, essendo molto competitivi vorremmo poter costruire ed inviare un pezzetto della missione per Marte fatto nelle nostre Industrie come contributo per gettare un messaggio positivo a tutti i cittadini italiani per poter dire: noi Italiani ci siamo!

Insieme ai distretti aerospaziali della Sardegna e della Campania state sviluppando il progetto “Small Mission to MarS”. Quale è il ruolo del cluster da lei presieduto e che sviluppo vi aspettate, all’indomani della visita della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni dal Presidente USA, Donald Trump, in cui la premier italiana ha ribadito l’importanza di sviluppare insieme agli Stati Uniti missioni su Marte?

Tra alcuni Distretti e Clusters si è creata negli anni una forte amicizia e collaborazione, questo grazie anche ai Presidenti come il Prof. Cao ed il Prof. Carrino che si sono spesi per attivare le collaborazioni tra le nostre Regioni. Il nostro Cluster, riguardo alla missione “Small Mission to MarS”, collaborerà nella produzione di alcuni componenti dei payloads che trasporteranno le strumentazioni su Marte. Il viaggio della Presidente Giorgia Meloni in USA apre scenari inediti e molto positivi e credo che per le nostre industrie potrebbe portare a sviluppi tecnologici molto importanti, farlo con colleghi di altre Regioni avrebbe un forte significato di unità nazionale. 

In collaborazione con l’ESA è nata ufficialmente in questi giorni l’Agenzia Aerospaziale Africana. L’Italia come può usare questa occasione, anche tramite il piano Mattei per sviluppare le attività di partenariato tra i distretti, i cluster di imprese e le realtà del settore presenti nel continente africano? 

La nascita dell’agenzia spaziale africana va salutata con grande entusiasmo sia perché non era un obiettivo facile vista la forte divisione esistente tra diversi paesi anche in guerra tra loro sia perché il continente africano sarà fondamentale per lo sviluppo del pianeta Terra avendo a disposizione metà delle risorse naturali reperibili nel mondo ed una popolazione in rapida crescita con l’età media più bassa sul pianeta. Sarà importante che le altre Agenzie spaziali instaurino rapporti di proficua collaborazione con quella africana perché, usando le parole di Elon Musk, sarà necessario preservare l’intera specie umana con un outpost sul pianeta Marte a cui tutte le razze umane dovranno poter accedere.

Come interpretate il Piano Mattei verso l’Africa?

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Ci è ormai evidente che la crescita di nuove potenze globali quali Cina e India oltre ad altre nazioni in forte crescita in Asia ed Africa obbligano gli imprenditori a considerare le opportunità di crescita e sviluppo in aree diverse dalle solite che abbiamo praticato negli ultimi decenni. L’Italia è come una grande base nel Mediterraneo, geograficamente e storicamente orientata verso l’Africa, sta a tutti noi accettare questa grande possibilità di partecipare a questa sfida epocale e di supportare questo grande continente a crescere. 

Oltre la missione su Marte cosa serve al settore aerospaziale italiano per contare di più nelle scelte del governo? 

Il settore aerospaziale italiano deve fare gruppo per poter parlare al Governo con le varie voci che lo compongono, nelle Fiere internazionali non sono tante le industrie che si presentano per aprirsi al mondo, dobbiamo rendere la globalizzazione fruibile a molti più players degli attuali e far crescere le PMI con bandi per lo sviluppo tecnologico e favorire il deposito dei loro brevetti che possano proteggere le loro tecnologie. Il Governo conosce la composizione del Paese e sa che oltre ad alcuni grandi gruppi aerospaziali, vi sono anche le PMI tecnologiche, forse ci attende un nuovo Rinascimento tecnologico. Noi siamo pronti, andiamo verso Marte!

Silvio Mellara



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