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AST Terni, verso l’accordo di programma: Prisco annuncia firma entro maggio e risorse dal Governo. Le reazioni


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Si apre uno spiraglio positivo per il futuro dell’AST di Terni. Il sottosegretario al Ministero dell’Interno e coordinatore di Fratelli d’Italia Umbria, on. Emanuele Prisco, ha commentato con soddisfazione l’esito del tavolo ministeriale tenutosi questa mattina al MiMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), alla presenza del Gruppo Arvedi, dei rappresentanti dei Ministeri competenti, della Regione Umbria e delle organizzazioni sindacali.

“Un passo in avanti concreto verso l’accordo di programma – ha dichiarato Prisco – grazie all’impegno del Governo Meloni e all’azione diretta del Ministro Urso. Entro la fine di maggio è attesa la firma del piano per il rilancio del polo siderurgico ternano, che prevede un investimento complessivo di 560 milioni di euro, di cui 70 messi a disposizione dallo Stato tramite il MiMIT”.

L’accordo punta non solo a innovare gli impianti attraverso tecnologie di nuova generazione, ma anche a garantire la continuità occupazionale per gli operai di AST e per l’intera filiera. Un obiettivo strategico per il territorio umbro, storicamente legato al comparto siderurgico.

“Ringrazio il Ministro Urso e tutti gli attori coinvolti – ha aggiunto Prisco – per l’impegno profuso. Questo accordo rappresenta una svolta fondamentale per assicurare un futuro stabile e competitivo a uno dei poli industriali più importanti d’Italia”.

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AST Terni, l’azienda ha presentato al Mimit il Piano industriale. Entro la fine di maggio la firma dell’accordo di programma. Presidente Proietti: “Porteremo a termine l’accordo per far ripartire Terni e il suo sistema produttivo”

La presentazione del piano industriale e un aggiornamento rispetto alla definizione dell’Accordo di Programma per la riconversione industriale e la messa in sicurezza ambientale del sito produttivo AST di Terni, in un’ottica di sostenibilità e rilancio competitivo: con questi obiettivi si è svolto oggi, a Palazzo Piacentini, il tavolo presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, alla presenza dei rappresentanti del Gruppo Arvedi AST, delle organizzazioni sindacali, della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, degli assessore regionali Francesco De Rebotti e Thomas De Luca, dei direttori regionali Luigi Rossetti e Gianluca Paggi, e dell’assessore del Comune di Terni Sergio Cardinali.

“Il polo di Terni rappresenta un tassello fondamentale del piano siderurgico nazionale. Il progetto e gli investimenti rafforzeranno il ruolo strategico del sito ternano, valorizzando una filiera industriale essenziale per l’autonomia produttiva del nostro Paese e per la transizione tecnologica ed ecologica dell’intero comparto”, ha dichiarato il ministro Urso.

Nel corso della riunione, l’azienda ha presentato il proprio piano industriale, che prevede investimenti complessivi al 2028 per oltre 560 milioni di euro destinati all’elettrificazione dei processi e all’aumento dell’efficienza della produzione di acciaio inox, nonché investimenti per assicurare sicurezza e sostenibilità ambientale. Il Mimit contribuirà con un finanziamento a fondo perduto di circa 70 milioni di euro. L’azienda, dal canto suo, ha ribadito il proprio impegno al mantenimento dei livelli occupazionali, condizione imprescindibile per il proseguimento del confronto e per la sottoscrizione dell’accordo.

“Per quanto riguarda la Regione Umbria – ha dichiarato nel corso dell’incontro la presidente Stefania Proietti – ci impegniamo sin da ora, attraverso una delle forme previste ai sensi di legge come il partenariato pubblico-privato, a utilizzare parte dell’energia finalizzandola a politiche industriali e di sviluppo della provincia di Terni. Nei prossimi giorni termineremo le verifiche di fattibilità tecnico amministrativa con i nostri uffici e con il gruppo Tecnico inter Direttore istituito con delibera di giunta dello scorso gennaio. Il punto sull’energia, unito alla volontà espressa dall’azienda di procedere ad un deciso percorso di decarbonizzazione della produzione, saranno gli elementi qualificanti dall’accordo che sarà firmato entro fine mese dopo anni di attesa.

La Regione Umbria insieme al Mimit è infatti impegnata dall’insediamento della giunta Proietti nella finalizzazione  dell’Accordo di Programma, che definirà in modo puntuale gli impegni assunti dalle parti pubbliche e private. La firma è prevista entro il mese di maggio, e procederà al termine delle valutazioni sul piano industriale da parte del territorio e delle rappresentanze sindacali.

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Comune Terni, Ass. Cardinali: “Per Ast finalmente un piano industriale ed economico”

“È veramente presto per brindare, comunque finalmente si registrano segnali positivi sull’accordo di programma – sostiene l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Terni Sergio Cardinali – oggi al Mimit, in un contesto ufficiale, l’azienda ha finalmente presentato un piano industriale con investimenti per 550 milioni ai quali si aggiungeranno altri 60 di investimenti pubblici a fondo perduto. La dichiarazione dell’Ad Caldonazzo a conclusione della riunione in cui afferma che gli investimenti previsti dal piano industriale andranno avanti a prescindere dalla data o meno di un accordo di programma.
Un piano industriale tutto impregnato sulla sostenibilità delle produzioni, in termini di economici, ambiente, sicurezza e innovazione tecnologica. Per la sigla dell’accordo di programma ancora da definire il tema dell’idroelettrico e della gara sulle concessioni del 2029 e il tema comunitario sull approvvigionamento dei rottami come materia prima necessaria alla riduzione della Co2 e della decarbonizzazione.
È sempre oggi è stato determinato che questo piano verrà portato a condivisione con il territorio, con una partecipazione finalmente ampia che coinvolgerà istituzioni e organizzazioni sindacali.
Si tratta di tre dati – piano industriale, Pef, costi energia e materie prime – importanti. Usciamo da una lunga fase di incertezza, da un percorso finora nebuloso, peraltro sovraccaricato da elementi non sempre pertinenti.
L’accordo di programma è una grande occasione per investire sulla transizione ecologica dell’azienda, affinché sia competitiva per i prossimi anni rispettando l’ambiente. Non può esserci azienda siderurgica europea che non affronti questa tematica, pena la sua cessazione nel breve e nel medio periodo. Il confronto sull’energia vedrà coinvolto il comune di Terni nel costituito gruppo di lavoro della Regione”.

 

Accordo di programma Ast Terni, Fiom-Cgil: “ancora nulla di fatto”

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“Registriamo ancora una volta una riunione su Acciai Speciali Terni che non è risolutiva e che rinvia alla fine di maggio la possibilità di sottoscrivere un accordo di programma tra l’azienda, il governo e le Istituzioni locali”. Lo dichiarano in una nota congiunta Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, e Alessandro Rampiconi, segretario generale Fiom-Cgil di Terni, a conclusione dell’incontro che si è tenuto a Roma alla sede del Ministero delle imprese e del Made in Italy venerdì 2 maggio.

“Rispetto agli annunci iniziali – proseguono Scarpa e Rampiconi –, con la produzione del magnetico e una linea del freddo messi in standby, si ridimensionano sia il volume degli investimenti che ammontano a 560 milioni di euro, sia delle produzioni che si attestano a un milione di acciaio fuso all’anno e a 800.000 tonnellate sul freddo. La parte pubblica si impegna con 70 milioni di euro di cui 60 milioni attraverso un contratto di sviluppo in sostituzione dei contributi del Pnrr ‘Hard to abate’ in quanto non più accessibili. Mentre, sul totale degli investimenti l’azienda ha già annunciato lo stanziamento di circa 300 milioni di euro. Rimane ancora irrisolta, al momento, la questione energetica con nodi che la Regione Umbria e l’azienda dovranno sciogliere nei prossimi giorni”.

“Al netto dell’annuncio di Ast su un incremento di 59 lavoratori diretti e sul mantenimento dei livelli occupazionali con la parte certa degli investimenti – proseguono Loris Scarpa e Alessandro Rampiconi –, nulla è stato specificato sull’impatto dei nuovi impianti e sull’organizzazione del lavoro e sui lavoratori dell’indotto”. “Registriamo la volontà di tutte le Istituzioni – concludono il coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil e il segretario generale Fiom-Cgil di Terni – di trovare una soluzione per Acciai Speciali Terni ritenuta strategica per il territorio, per l’Umbria e per l’intero Paese, ritenendo necessario finalmente un confronto positivo che coinvolga le organizzazioni sindacali. Da qui alla fine di maggio abbiamo chiesto di discutere in azienda il dettaglio del piano industriale, cosa che facciamo ormai da questi tre anni e non si è mai concretizzata. La nostra richiesta è di fare una discussione su un piano industriale realizzabile e con investimenti certi, senza alcun vincolo legato al suddetto accordo di programma”.

 

AST Terni, Uilm: “Oltre un miliardo di investimenti, ma occorre Accordo di Programma a supporto del Piano”

“Con la presentazione delle linee guida del Piano industriale AsT Terni occorre procedere con la firma dell’Accordo di Programma ed il confronto a livello territoriale con il sindacato per approfondire le questioni dell’organizzazione del lavoro e livelli occupazionali. Tutte le istituzioni nazionali e locali debbono essere impegnate a contribuire alla crescita industriale e occupazionale della più grande realtà industriale della regione Umbria”.

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Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Simone Lucchetti a margine dell’incontro odierno tenutosi al MiMIT alla presenza del ministro Adolfo Urso, la presidente regione Umbria Stefania Proietti e Mario Caldonazzo, in rappresentanza del gruppo Arvedi.

“Auspichiamo che l’Accordo di Programma in fase di implementazione possa supportare a pieno il piano industriale 2022-2028 che in parte è stato già realizzato, con circa 300 M già investiti, ma che potrà arrivare ad un volume di oltre un miliardo di euro se e quando verranno realizzati anche quelli della produzione dell’acciaio magnetico con oltre 400 milioni.

Il piano presentato ha l’ambizione di raggiungere gli obiettivi di piena de carbonizzazione, riduzione CO2 e riduzione del consumo di risorse per rendere lo stabilimento ternano il più sostenibile ambientalmente in Europa.

È intenzione del ministro Urso, che ha ribadito l’importanza nazionale del sito di Terni insieme a Piombino ed ex Ilva, riuscire a firmare l’Accordo di Programma entro il mese di maggio.

Abbiamo molto apprezzato l’impegno della presidente Proietti di mettere a disposizione del sistema produttivo le concessioni dell’energia idroelettrica ma chiedendo al governo di poter prevedere, nelle discussioni in ambito europeo, una premialità anche in termini ETS per AST.

Speriamo che la discussione della riunione di oggi possa segnare un passo in avanti e che nelle prossime settimane si possa fare sintesi fra le dichiarate disponibilità delle istituzioni, ministeri regione e comune, a supportare il progetto di incremento della competitività di Acciai Speciali Terni e le necessità aziendali, a partire dagli strumenti legislativi disponibili per la riduzione del costo dell’energia.

Come Uilm, solo dopo aver effettuato un approfondimento con Arvedi sul piano industriale in termini di livelli occupazionali e organizzazione del lavoro e verificato la conclusione dell’iter per l’Accordo di Programma, potremo fare una valutazione complessiva sulla vertenza”.

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