Ristrutturazione dei debiti

procedure di sovraindebitamento

 

Calcio affare da 4,4 miliardi, ma a Nord Est ricavi in calo


Il calcio a Nord Est, più che in altre parti d’Italia, è in equilibrio precario. Anche se alcuni club dimostrano resilienza e buone pratiche, per molti la sopravvivenza dipende ancora troppo dalla generosità dei propri azionisti e senza un serio intervento sulla sostenibilità economica, resta ancora alto il rischio di vedere altre squadre finire in crisi nei prossimi anni. È quanto emerge da un’analisi effettuata da Adacta Advisory, realizzata per il nostro settimanale, che ha preso in esame i bilanci delle squadre dei tre più importanti campionati italiani — Serie A, Serie B e Serie C — con un approfondimento specifico sulle dieci squadre presenti a Nord Est: Udinese, Hellas Verona, Venezia, Sudtirol, Cittadella, Vicenza, Trento 1921, Padova, Virtus Verona e Triestina.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Una fotografia sorprendente

Quella che ne esce è una fotografia sorprendente dello stato di salute del calcio italiano e nordestino in particolare. Negli ultimi anni il settore ha infatti dato segnali di ripresa a livello nazionale, pur senza nascondere alcune persistenti debolezze. Nel 2024 i ricavi complessivi dei tre principali campionati hanno raggiunto i 4,4 miliardi di euro, con una crescita di circa il 5% rispetto all’anno precedente. Dal 2019 a oggi, il fatturato complessivo è cresciuto con un ritmo intorno al 3% annuo.

I diritti televisivi

La gran parte delle entrate deriva dalla vendita dei diritti televisivi e dalle sponsorizzazioni, mentre la biglietteria rappresenta solo una piccola fetta: circa il 12% dei ricavi totali. Nonostante gli stadi abbiano lentamente ripreso a riempirsi dopo gli anni del Covid, il “botteghino” resta una fonte di reddito secondaria. Dal punto di vista delle spese, la situazione è molto impegnativa. Circa la metà dei costi sostenuti dalle società riguarda il personale: giocatori, allenatori, staff tecnico. Solo nel 2024, i costi legati al personale sono arrivati a 2,5 miliardi di euro. A questi si sommano costi operativi (servizi, affitti, trasferte) e gli ammortamenti sui contratti dei calciatori. Nonostante l’aumento dei ricavi, le società continuano però a registrare perdite. Nel 2024 il risultato netto aggregato è stato di circa -781 milioni di euro, in leggero miglioramento rispetto al picco negativo di -1,3 miliardi registrato nel 2021, ma ancora lontano da un equilibrio sostenibile.

Troppi debiti

Prestito personale

Delibera veloce

 

A complicare il quadro c’è il problema dei debiti. Anche se il debito finanziario netto (escludendo i finanziamenti dei soci) è leggermente calato, resta comunque sopra il miliardo di euro. Se si includono anche i finanziamenti ricevuti dagli azionisti, l’indebitamento totale supera 1,5 miliardi.

Negli ultimi sei anni, per far fronte alle difficoltà, i club hanno raccolto oltre 5 miliardi di euro attraverso aumenti di capitale. Senza il sostegno dei proprietari, molte società non sarebbero quindi sopravvissute. Le infrastrutture restano poi un forte limite competitivo sia a livello nazionale che a Nord Est. Molti stadi infatti sono obsoleti o inadeguati rispetto agli standard moderni, il che riduce le opportunità di crescita dei ricavi da match-day e hospitality. Solo l’Udinese può vantare uno stadio di proprietà pienamente operativo e moderno.

Le altre realtà, invece, fanno ancora affidamento su impianti comunali, spesso in affitto, che limitano lo sviluppo commerciale del brand. A peggiorare il quadro c’è poi la difficoltà del tessuto imprenditoriale locale nell’attrarre sponsor forti o partner industriali capaci di sostenere una crescita a lungo termine. In assenza di queste condizioni, molte squadre restano bloccate in una spirale: pochi ricavi, spese alte, perdite costanti e bisogno continuo di interventi dei proprietari. È uno scenario che, se non affrontato con visione e riforme, rischia di trasformarsi in un lento declino.

Il calcio a Nord Est

Qui il calcio racconta una storia di passione, ma anche di precarietà finanziaria. L’analisi di dieci squadre del Triveneto — tra cui Udinese, Hellas Verona, Venezia, Südtirol, Cittadella e Triestina — mostra come il sistema stia attraversando una fase complessa.

Nel 2024 i ricavi complessivi dei club del Nord Est si sono fermati a 294 milioni di euro, in calo del 4% rispetto ai 307 milioni dell’anno precedente. A pesare è stato soprattutto il tracollo dei ricavi del Venezia, che ha perso quasi la metà degli introiti in un solo anno (-49%). Tra le squadre, l’Udinese si conferma la più solida in termini di ricavi, con circa 118 milioni di euro nel 2024, seguita da Hellas Verona (circa 102 milioni) e Sudtirol (17,4 milioni). Il Venezia è subito sotto a 17,2 milioni e poi si difendono abbastanza bene le squadre in Serie C: Padova 8 milioni, Vicenza 7,6 milioni, Trento 4,6 e Triestina 2,7. Guardando ai risultati d’esercizio, la situazione resta però preoccupante. Le perdite complessive sono state di circa 79 milioni di euro, praticamente in linea con il 2023.

Particolarmente pesante il bilancio del Venezia, che ha chiuso con una perdita superiore ai 43 milioni di euro. In netta controtendenza il Cittadella, che continua a registrare piccoli utili e si distingue per essere l’unico club del Nord Est sempre in utile negli ultimi anni.

Troppi costi

Microcredito

per le aziende

 

I costi del personale restano una criticità evidente. Complessivamente, le spese per stipendi e staff sono diminuite leggermente (-4% rispetto al 2023), attestandosi a Nord Est intorno ai 169 milioni di euro. Tuttavia, squadre come Venezia, Vicenza e Triestina presentano un costo del personale superiore ai propri ricavi: nel caso della Triestina, questa particolare voce raggiunge addirittura il 450% rispetto agli incassi mentre in laguna arriva al 195%.

Sul fronte dei debiti poi, la situazione si è ulteriormente aggravata. L’indebitamento finanziario netto è passato da 46 milioni nel 2022 a circa 138 milioni di euro nel 2024, triplicandosi in appena due anni. I club più indebitati sono l’Hellas Verona e l’Udinese. Infine, per far fronte a investimenti e perdite, le squadre hanno dovuto ricorrere a continui aumenti di capitale. Tra il 2019 e il 2024 sono stati raccolti circa 243 milioni di euro. Le società che hanno ricevuto più sostegno dai soci sono Venezia, Triestina, Vicenza e Padova.


© RIPRODUZIONE RISERVATA



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi