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Come richiedere il bonus colonnine domestiche


Fino al 27 maggio 2025 è possibile richiedere il bonus colonnine: fino all’80% di rimborso per l’installazione domestica di ricariche elettriche.

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Bonus Colonnine Domestiche: via alle domande dal 29 aprile

Dal 29 aprile e fino al 27 maggio alle ore 12:00 è possibile richiedere il Bonus colonnine domestiche, l’incentivo pensato per coprire parte delle spese sostenute nel 2024 per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici in ambito domestico.

Incentivo per colonnine domestiche auto elettriche – Foto Getty Images

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, come funziona, chi può richiederlo e come.

 

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Bonus colonnine domestiche: che cos’è

Il bonus colonnine domestiche è un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica da parte degli utenti domestici.

Il contributo massimo che si può erogare è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8mila euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Ricarica elettrica auto Bonus colonnine domestiche – Foto Getty Images

Il bonus è stato introdotto con il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 4 agosto 2022 e successivamente prorogato.

Per l’anno 2024 è previsto uno stanziamento complessivo pari a 20 milioni di euro, destinato a incentivare l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

Chi può richiederlo e come funziona

Il bonus è rivolto agli utenti domestici che sono:

  • persone fisiche residenti in Italia;
  • condomìni, rappresentati dall’Amministratore pro tempore o da un condomino delegato, per le parti di uso comune di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del Codice civile.

Il contributo è rivolto a chi sostiene, con modalità di pagamento tracciabili, spese effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024.

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Nel dettaglio rientrano tra i costi coperti:

  • l’acquisto e l’installazione delle colonnine di ricarica e delle relative strutture, incluse le opere murarie, gli impianti elettrici, gli strumenti per il monitoraggio e le eventuali attrezzature necessarie all’installazione;
  • gli oneri legati a progettazione, direzione lavori, collaudi e sicurezza;
  • le spese per la connessione alla rete elettrica, comprese le attivazioni di nuovi POD (point of delivery).

Come presentare la domanda

Il bonus colonnine domestiche si può richiedere accedendo alla piattaforma online dedicata, accessibile dal sito di Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

Ricarica autoIncentivo ricarica auto elettrice – Fonte Getty Images

I soggetti interessati possono presentare la domanda tramite la piattaforma online dedicata, a cui si accede tramite:

  • sistema pubblico di identità digitale (Spid);
  • carta d’identità elettronica (Cie);
  • carta nazionale dei servizi (Cns).

Una volta effettuato l’accesso si può procedere alla compilazione del modulo online seguendo la procedura guidata.

Secondo quanto riportato da Invitalia nelle Faq relative al bonus colonnine domestiche, l’erogazione del contributo per ciascun beneficiario avviene in un’unica soluzione.

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello, provvede a emettere il Decreto che dispone la concessione e il pagamento dei contributi, seguendo rigorosamente l’ordine cronologico con cui sono state presentate le domande.

Solo in seguito viene effettuato il versamento dell’importo spettante direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario.

Documentazione da presentare per la richiesta del bonus

Invitalia ha reso noto l’elenco dei documenti che devono essere allegati alla domanda di contributo, distinguendo tra soggetti privati e condomini.

Per le persone fisiche, chi presenta la richiesta a titolo personale deve fornire:

  • Codice fiscale e documento di identità del richiedente;
  • Copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione della colonnina di ricarica;
  • Estratti conto che dimostrino i pagamenti legati alle suddette fatture, eseguiti tramite conto corrente intestato al beneficiario e utilizzando esclusivamente bonifici bancari, SEPA Credit Transfer o carte di credito/debito anch’esse intestate al richiedente;
  • Relazione finale che descriva l’intervento effettuato e dettaglia le spese sostenute;
  • Certificazione di conformità rilasciata dall’installatore, che attesti l’installazione dell’infrastruttura;
  • Coordinate bancarie del conto su cui si desidera ricevere l’accredito del contributo.

Auto green Auto a basso impatto ambientale – Foto Getty Images

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Per i condomini invece, nel caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali, la documentazione da presentare include:

  • Codice fiscale del condominio e documento d’identità dell’Amministratore pro tempore, accompagnato da una dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti previsti dall’articolo 71-bis delle “Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile”. In alternativa, per condomìni con massimo 8 unità, è ammesso un condomino delegato;
  • Delibera dell’assemblea condominiale che autorizza l’intervento sulle parti comuni (ai sensi degli articoli 1117 e 1117-bis del Codice civile), con dichiarazione dell’Amministratore che confermi l’assenza di impugnazioni entro i termini stabiliti dall’articolo 1137;
  • Copia delle fatture elettroniche legate all’acquisto e alla posa dell’infrastruttura di ricarica;
  • Estratti conto che dimostrino i pagamenti, eseguiti da un conto intestato al condominio e tramite bonifico bancario, SEPA Credit Transfer o carta intestata;
  • Relazione finale dettagliata sull’intervento realizzato e i costi sostenuti;
  • Certificazione di conformità dell’installazione rilasciata da tecnico abilitato;
  • Coordinate del conto corrente condominiale dove ricevere l’importo del contributo.

Attenzione alle scadenze

Il bonus colonnine domestiche per le spese sostenute nel 2024 si può richiedere dallo scorso 29 aprile e fino al 27 maggio alle ore 12:00.

Il contributo è erogato a sportello e qualora dovesse finire le risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero, dell’avvenuto esaurimento dei fondi è data pubblicità mediante avviso sul sito istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.



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