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Confartigianato soddisfatta per sviluppo settore agrario


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FINANZIARIA SARDEGNA 2025 – In arrivo 30 milioni di euro per le imprese artigiane della Sardegna. Giunta e Consiglio rifinanziano la Legge 949 per lo sviluppo del settore. La soddisfazione di Confartigianato Sardegna che rivendica il risultato. Meloni e Serra (Presidente e Segretario Confartigianato Imprese Sardegna): “Fondamentale per continuare il percorso di sostegno a chi è capace di creare reddito e dare lavoro”.

La pubblicazione del Buras certifica che sono 30 i milioni di euro che la Legge Finanziaria 2025 della Sardegna ha destinato per lo sviluppo delle imprese artigiane della Sardegna.

Giunta e Consiglio, con gli Assessorati al Bilancio e all’Artigianato hanno, così, hanno accolto le osservazioni di Confartigianato Sardegna e voluto rafforzare il fondo che alimenta la Legge 949 del 1952, principale strumento finanziario delle imprese artigiane dell’Isola.

L’Associazione Artigiana, insieme alle oltre 34mila imprese artigiane isolane, esprime grande soddisfazione per un risultato fortemente atteso e raggiunto grazie alla fitta serie di interlocuzioni intraprese con i Gruppi Politici, alla disponibilità e l’ascolto di tutti i Consiglieri Regionali, e all’impegno mantenuto degli Assessori al Bilancio, Giuseppe Meloni, all’Artigianato, Franco Cuccureddu.

“Apprezziamo lo sforzo che la Regione ha fatto per trovare i fondi necessari far ripartire un settore che si è sempre dimostrato economicamente portante e trainante – dichiarano Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, e Daniele Serra, Segretario – non dobbiamo mai dimenticare che le 34mila imprese artigiane sarde producono 2miliardi e mezzo di euro di valore aggiunto, quota che rappresenta il 7,8% del complessivo valore aggiunto regionale della Sardegna”. “Tale attenzione da parte di Assessori e Consiglieri – prosegue Meloni – si è concretizzata con questo importante rifinanziamento, frutto del dialogo e del lavoro comune quotidiano che la nostra Associazione ha avuto con tutti sin dall’inizio di questa Legislatura. Per quanto ci riguarda gli impegni
sono stati mantenuti. Ovviamente siamo solo all’inizio di un percorso che dovrà continuare a sostenere chi è capace di creare reddito, dare lavoro e moltiplicare i sostegni ricevuti”.

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Secondo il monitoraggio relativo all’andamento della “misura”, effettuato dall’Associazione Artigiana, lo strumento, in 5 anni, ha erogato circa 90milioni di euro di sostegni alle imprese sarde del settore. Solo nell’ultimo avviso, quello del 2024, tutti i 16,5 milioni di euro messi a disposizione sono stati impegnati in sole 2 ore, soddisfacendo le richieste di crescita di 917 imprese, con richieste in conto capitale per circa 25mila euro ad azienda. Questo circuito virtuoso ha messo in moto un meccanismo di moltiplicazione attraverso il quale ogni 1 euro erogato dalla Legge, ha generato circa 3 euro di ulteriori investimenti che sono andati a spalmarsi sui
territori e sulle altre categorie produttive e di servizi.

Disegnata appositamente per il comparto artigiano isolano, grazie alla sua snellezza burocratica, al fondo perduto fino al 40% e all’abbattimento dei costi di interesse, la Norma è diventata sinonimo di crescita delle imprese artigiane isolane.

La 949 finanzia la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati esistenti e l’acquisto di macchinari nuovi e di seconda mano, veicoli commerciali, terreni destinati all’ampliamento e la costruzione dei fabbricati produttivi, macchinari, attrezzature e autoveicoli nuovi e imbarcazioni, software, brevetti e licenze che sostengono le attività
per i nuovi cicli di produzione, progettazione e promozione dell’immagine. Inoltre, le imprese artigiane possono accedere anche al contributo per la riduzione dei costi di garanzia per operazioni di leasing.

“Siamo soddisfatti anche perché, ormai dalla passata Legislatura, sta lentamente passando il messaggio sul valore del “tessuto connettivo” dato dalle micro, piccole e medie imprese e questo è un grande obiettivo raggiunto ma per il quale dobbiamo sempre lottare – aggiunge Serra – il nostro prossimo obiettivo è far diventare strutturale il
finanziamento della Legge anche per far si che le micro, piccole e medie realtà sarde, per il loro sviluppo, possano contare su una norma che, ogni anno, offra certezze e garanzie di investimento. Il settore sta dimostrando quanto vale e vuole continuare a dimostrarlo anche negli anni futuri”. “Anche se le dinamiche delle imprese sono ancora
positive ma in rallentamento, le nostre realtà sono costantemente in prima linea per contribuire allo sviluppo dell’Isola le aziende artigiane rimangono realtà fragili; per questo chiedono garanzie, certezze e zero burocrazia per la Legge Artigiana – rimarca Meloni – c’è necessità di metterla in sicurezza e quindi bisogna che diventi strutturale e torni a essere agile e rapida come in passato”.

I numeri del Sistema Artigiano della Sardegna parlano chiaro: dopo tre anni di incrementi record, che avevano proiettato l’Isola ai vertici delle classifiche nazionali per la vivacità delle piccole e medie realtà, toccando circa 35mila unità produttive, il 2024 si è chiuso con un saldo positivo di sole 35 attività, risultato di 2.172 aperture
e 2.137 cessazioni, per un totale di 33.924 attività registrate, di cui 33.704 attive. Nel 2023, le aziende registrate furono 34.350, quelle attive 34.116, con 2.073 aperture e 1.688 chiusure e un saldo positivo di 385.

“Ogni bando è andato esaurito solo dopo poche ore dalla sua apertura e siamo certi che anche il prossimo, che speriamo possa essere avviato a breve, potrà soddisfare tante richieste – sottolineano il Presidente e
il Segretario – noi abbiamo sempre creduto nel successo di questo strumento e rivendichiamo gli esiti positivi di ogni operazione, certificata dai numeri, vista la partecipazione delle migliaia di imprese artigiane, che negli anni hanno fruito dei fondi a dimostrazione della bontà, della snellezza operativa e dell’apprezzamento dello strumento di sostegno, pur in un contesto socio economico molto complicato”.

“L’impresa che dovremo affrontare nei prossimi mesi e anni – concludono Meloni e Serra – sarà quella di consentire sia alle imprese che aprono, sia a quelle che resistono, di poter stare sul mercato, creare reddito e di poter competere con il resto del mondo. Gli incentivi per le imprese e tutti gli altri processi di sostegno all’imprenditoria per i quali la nostra Associazione ha lavorato con la Regione, rappresentano punti fermi dai quali ripartire e sui quali bisogna puntare sempre più”.

 

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