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Detrazione acquisto mobili nel 730 2025: come funziona


Compilando il modello 730 del 2025 è possibile ottenere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, nel limite massimo di spesa di 5.000 euro.

In particolare, in questo modo, i contribuenti che hanno effettuato interventi di ristrutturazione edilizia possono ottenere uno sconto IRPEF del 50%, suddiviso in 10 rate annuali, al momento della presentazione dichiarazione dei redditi.

In questo articolo vi spieghiamo come beneficiare dell’agevolazione, rispettando le regole indicate nel modello 730 e seguendo le disposizioni previste dall’Agenzia delle Entrate.

DETRAZIONE ACQUISTO MOBILI NEL 730 2025 CONFERMATA

Il cosiddetto “bonus mobili” è stato confermato nel modello 730 2025, con un limite massimo di spesa detraibile fissato a 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Lo “sconto” sull’imposta lorda IRPEF si applica esclusivamente per il 50% delle spese per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici green effettuati nell’ambito di interventi di ristrutturazione edilizia.

L’agevolazione può essere richiesta esclusivamente dal contribuente che ha sostenuto le spese di ristrutturazione edilizia, escludendo casi in cui i costi siano stati suddivisi tra più persone, come tra coniugi. Può essere richiesta attraverso la dichiarazione dei redditi. Vediamo per quali spese.

QUALI SONO LE SPESE DETRAIBILI NEL 2025

Le spese detraibili sul modello 730 2025 sono quelle effettuate nel 2024 per acquisti certificati, effettuati sia in Italia sia all’estero, di:

  • mobili nuovi, quali letti, armadi, cassettiere, librerie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze e apparecchi d’illuminazione. Sono esclusi porte, pavimenti, tende e altri complementi;

  • elettrodomestici nuovi con classi energetiche minime (es. A per forni, E per lavatrici, F per frigoriferi). Sono inclusi frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni, stufe elettriche, condizionatori, ecc.

Gli acquisti devono essere comunicati all’ENEA, entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione edilizia connessi al bonus.

Inoltre, la detrazione, da ripartire in 10 rate annuali, è valida anche per beni destinati ad ambienti diversi dello stesso immobile o per pertinenze. I condomini possono usufruirne per beni destinati alle aree comuni (es. guardiole), ma non per arredi nelle abitazioni private.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, poi, rientrano nella detrazione anche le spese di trasporto e montaggio. Il bonus mobili è inoltre compatibile con interventi di risparmio energetico considerati manutenzione straordinaria e con il Sismabonus.

Per accedere alla detrazione, è obbligatorio effettuare i pagamenti con metodi tracciabili, come bonifici o carte, mentre contanti e assegni non sono ammessi.

COME POSSO DETRARRE LE SPESE PER MOBILI E ARREDI NEL MODELLO 730

Per ottenere la detrazione nel 730 2025, le spese devono essere indicate nel Quadro E, ovvero nel rigo E57 “Spese arredo immobili ristrutturati”. Il contribuente deve compilare correttamente le colonne previste:

  • Colonna 1 e 3 (Numero rata), per ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione va indicato il numero della rata annuale;

  • Colonna 2 e 4 (Spesa arredo immobile), dove va riportata la spesa sostenuta, rispettando il limite annuo di 5.000 euro per le spese sostenute nel 2024.

Se il contribuente ha eseguito lavori su più unità immobiliari, è necessario compilare un quadro aggiuntivo, numerando progressivamente la casella “Mod. N.” posta in alto a destra del modello 730 2025.

Nel caso di modello redditi Persone Fisiche (l’ex Unico), bisognerà invece inserire tali spese nel quadro RP.

QUANDO SI POSSONO DETRARRE LE SPESE PER L’ACQUISTO DI MOBILI?

La detrazione spetta al contribuente che ha sostenuto le spese per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. Infatti il bonus è attivabile solo se l’acquisto avviene in concomitanza con interventi di ristrutturazione edilizia. Nello specifico, gli interventi che nel 2025 danno diritto alla detrazione sono quelli di:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;

  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;

  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Al contrario, non danno diritto allo sconto IRPEF gli interventi di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti, come tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti e infissi esterni o rifacimento di intonaci interni. Sono esclusi anche i lavori finalizzati alla prevenzione di atti illeciti, salvo che rientrino tra gli interventi edilizi agevolabili. Infine, la detrazione non si applica alla realizzazione di posti auto o box pertinenziali.

LA GUIDA AL MODELLO 730 2025

Per approfondire, vi consigliamo di leggere la nostra guida al modello 730 2025, dove è possibile applicare anche altre detrazioni, come ad esempio:

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Potrebbe interessarvi anche consultare i bonus edilizi attivi nel 2025. Per approfondire, vi consigliamo le guide su Superbonusbonus mobili e bonus ristrutturazioni.

Vi segnaliamo anche il bonus barriere architettoniche, il bonus ascensore e il bonus elettrodomestici attivo nel 2025.

Mettiamo a vostra disposizione poi l’approfondimento sui nuovi bonus edilizi per le case green nel 2025 e sul bonus condizionatori.

Se scoprire tutte le agevolazioni e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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