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In 10 anni alla Spezia il PIL è cresciuto più che nel resto della Liguria


Secondo l’analisi TEHA – THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI, sono l’export, la blue economy, la cantieristica ed il turismo a trainare la crescita.

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Export, blue economy, cantieristica, turismo: sono questi i pilastri su cui si regge lo sviluppo e la crescita della provincia della Spezia, che in dieci anni (dal 2013 al 2022) è la provincia ligure ad aver registrato la crescita del PIL più alta a livello regionale (+23,5% nel periodo considerato) e nel 2024 ha registrato il secondo tasso di occupazione più alto tra le province liguri (il 67,8 %, contro una media ligure del 67,3 e un media nazionale 62,25) e nel triennio 2019-2022, ha visto salire il reddito delle famiglie di oltre 5 punti percentuali rispetto alla media nazionale.
Numeri che emergono dal 3° tavolo tematico di analisi delle dinamiche socio-economiche di TEHA – The European House – Ambrosetti relative al territorio spezzino che si è tenuto oggi.

“Lo spezzino è un territorio storicamente ad alta vocazione industriale e tecnologica. Asset di sviluppo confermati anche dai dati presentati oggi da Teha – The European House Ambrosetti che fotografano una provincia in crescita, trainata dall’economia del mare che, grazie al costante aumento delle imprese del settore, crea valore aggiunto e occupazione sul territorio – spiega il consigliere delegato allo Sviluppo economico – La Spezia è anche capitale del diporto e della subacquea, oltreché punto di eccellenza nazionale del sistema della difesa. Ambiti che, assieme al turismo, caratterizzano il PIL provinciale e che potranno ulteriormente svilupparsi nel prossimo futuro con la realizzazione di opere infrastrutturali, come la Pontremolese e la Variante Aurelia Bis, che potranno migliorare la connessione con la città e con il porto”.

“I numeri di cui parliamo oggi descrivono una crescita importante: si tratta di dati relativi agli ultimi 10 anni e questo dimostra come, per raggiungere risultati e invertire tendenze negative, siano necessari tempi e programmazione, oltre alla capacità di avere impatto sul territorio, possibile solo quando istituzioni e imprese guardano agli stessi obiettivi – commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture – Ora serve un salto di qualità strutturale per crescere ancora: qui nello spezzino il territorio si è aperto alla capacità turistica, con Spezia come hub centrale, e ha saputo fare alcune scelte strutturali e infrastrutturali, assieme a quelle messe in atto dalla grande industria nei settori della nautica di lusso, della difesa e della blue economy. In questo quadro le infrastrutture sono determinanti per garantire un salto di qualità: dobbiamo lavorare per realizzare le opere previste, ma anche reperire le risorse per realizzare quello che è programmato, ma soprattutto non perdere mai la capacità di visione con cui ci siamo mossi fino a oggi, continuando a programmare per i prossimi 20 anni”.

“Per farlo serve la stessa coesione tra amministrazioni, istituzioni e imprese. Certo – prosegue – è necessario impegnarsi per risolvere i nodi ancora da sciogliere: penso al tema dell’Aurelia bis, su cui siamo impegnati assieme ad Anas anche in relazione ai problemi emersi negli ultimi mesi sui cantieri, come anche al fondamentale cantiere del nuovo ospedale Felettino. Anch’esso sarà, una volta realizzato, motore di sviluppo: oggi il cantiere è operativo ed esiste un cronoprogramma che monitoriamo con continuità. Voglio infine sottolineare la centralità del tema della difesa suolo come motore di sviluppo e non come sinonimo di immobilismo: investire sulla difesa suolo significa mettere in sicurezza e recuperare aree per generare crescita”.

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Per quanto riguarda l’export, nel periodo dal 2020 al 2024 questo ambito ha registrato la crescita più alta tra le province liguri, con un significativo +65,7% rispetto a una media regionale del 13,7%: all’interno di questo specifico indicatore, gioca un ruolo fondamentale la cantieristica, che genera quasi il 50% del totale delle esportazioni (nel 2024 il valore assoluto dell”export cantieristico è stato di oltre 637 milioni di euro), il 16% delle imprese e circa il 30% degli occupati totali.

Ampliando lo sguardo, è la Blue Economy a rappresentare un settore strategico per la provincia spezzina in termini economici e occupazionali: nell’ultimo anno il numero di imprese attive nell’economia del mare è cresciuto del 5,3% (media regionale +1,8 %, media nazionale +1,1%), mentre il porto della Spezia nel 2024 è stato il terzo scalo a livello nazionale per TEU movimentati (1,2 milioni di unità, il +8,7% rispetto al 2023).

Discorso a parte merita il turismo, con il porto della Spezia che ha visto nel 2024 il passaggio di 640mila croceristi, e il settore nel suo complesso che, per quanto riguarda le presenze, ha fatto registrare nel 2024 un +15,9% rispetto al 2019.

“La Spezia sta vivendo un periodo straordinario di crescita economica e occupazionale, senza precedenti nella storia della città. Abbiamo raggiunto un livello record di occupazione, pari al 67,8%, e un tasso minimo di disoccupazione al 5,1%. Inoltre, i dati della Camera di Commercio confermano una crescita significativa delle nuove imprese spezzine – commenta il sindaco della Spezia – Un risultato che, solo dieci anni fa, sarebbe stato impensabile, ma che oggi è realtà grazie alle politiche di sviluppo messe in campo anche da questa amministrazione. Siamo riusciti a costruire un territorio capace di offrire opportunità per tutti, che cresce anche dal punto di vista demografico, in controtendenza rispetto al resto del Paese. Siamo primi in Italia per incidenza dell’Economia del Mare sull’economia complessiva, e ci confermiamo capitale mondiale della nautica grazie al Miglio Blu. Le attività del Forum Ambrosetti, che sosteniamo e a cui partecipiamo attivamente, sono fondamentali per fare il punto sullo sviluppo non solo della provincia, ma dell’intera Liguria. Lavoriamo insieme alle istituzioni, alle associazioni e alle grandi realtà imprenditoriali spezzine per programmare un futuro di continua crescita e prosperità per il nostro territorio”.





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