Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Il Lazio segna un record nelle esportazioni grazie ai settori farmaceutico e tecnologico


Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Un nuovo record per le esportazioni dei poli tecnologici nel Lazio. Nel 2024, l’export regionale ha toccato quota 32 miliardi di euro, più della metà arrivati dai settori farmaceutico e tecnologico. È quanto emerge dallo studio effettuato dal Research department di Intesa San Paolo. Il Lazio è la sesta regionale in Italia per export e nel 2024 ha registrato, rispetto al 2023, un incremento del +8,5%.

Cresce l’export nel Lazio

La ricerca sui “Distretti industriali e sui poli tecnologici del Lazio” ha fatto emergere come nella regione ci siano alcuni settori in continua espansione mentre altri, come quello automobilistico, in contrazione. Sul territorio c’è ormai una particolare specializzazione nei settori avanzati, in particolare nella farmaceutica, nell’aerospazio, nelle telecomunicazioni. Ovviamente non si possono dimenticare i settore più tradizionali come l’alimentare, i prodotti in ceramica, i prodotti della stampa, la cosmetica e detergenza.

I poli tecnologici

Nel report si ricorda come, proprio grazie a queste specializzazioni, si siano sviluppati tre poli tecnologici ad elevato contenuto hi-tech, il Farmaceutico del Lazio, l’Aerospaziale del Lazio e l’ICT romano, a cui si aggiungono il distretto industriale della Ceramica di Civita Castellana e quello dell’Ortofrutta dell’Agro-pontino.

I dati sull’export

Come anticipato, nel 2024 il Lazio ha realizzato 32 miliardi di euro di esportazioni, in incremento dell’8,5% rispetto al 2023, a fronte di una sostanziale stabilità del dato nazionale (-0,4%). Il primo settore è quello farmaceutico con circa il 40% del totale (+21,6%). Ottimi risultati anche per l’agroalimentare (+18,4%) e l’elettronica (+18,5%). Si è invece registrato un calo per aerospazio (-7,6%), automotive (-16,8%) e metallurgia (-34,4%).

La performance dei poli tecnologici

A trainare la regione ci sono i poli tecnologici. Da soli, infatti, hanno realizzato 16,2 miliardi di esportazioni, più della metà del totale registrato lo scorso anno. Sia il polo farmaceutico laziale, che l’ICT romano hanno registrato tassi di crescita delle esportazioni a doppia cifra e pari rispettivamente a +22,6% e +19,9%. È proseguito, invece, il calo dell’export del polo aerospaziale, sebbene a un ritmo meno negativo rispetto all’anno precedente. Stabile il distretto della ceramica di Civita Castellana (+0,4%), mentre cala leggermente l’Ortofrutta dell’Agro-Pontino (-2,4% nel 2024) dopo la crescita a due cifre registrata nel 2023 (+13,4%).

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Le imprese manufatturiere

Cresce il fatturato delle imprese manifatturiere laziali che, a fine 2023, ha registrato un incremento del 4,6% rispetto al 2022, e un +23,3% rispetto al 2019 (valori mediani). Quasi tutti i settori mostrano una crescita: spiccano in particolare i mezzi di trasporto (+15,5% nel 2023 vs. 2022), la farmaceutica (+10,2%), la chimica (+7,5%) e l’alimentare (+7,3%).

Maggiore occupazione

L’export non ha alimentato solo i fatturati ma ha avuto ripercussioni positive a livello occupazionale. Nell’aerospazio si registrano, rispetto al 2012, circa 3.400 addetti in più. Bene anche il comparto degli “altri prodotti alimentari” (che comprende i piatti pronti, alimenti dietetici, lavorazione di tè e caffè, produzione di cacao, cioccolato, confetterie e caramelle) che registra complessivamente 1.500 addetti in più rispetto al 2012, o il trattamento dei metalli, con 1300 addetti in più.

In espansione anche i servizi, in particolare quelli professionali (che includono attività legali e contabilità, studi di architettura e d’ingegneria, ricerca, selezione, fornitura di personale) cresciuto di 72.000 unità nell’ultimo decennio, e l’ICT i cui addetti sono cresciuti di oltre 26mila unità nel periodo.

Le start-up innovative

Il Lazio è al terzo posto in Italia per numero di start-up, con circa 1.400 realtà innovative ad aprile 2025, dopo la Lombardia che ne conta oltre 3.400 e la Campania con 1.500. Roma è la seconda provincia in Italia (1.262 start up innovative) dopo Milano (2.500). Nel Lazio l’incidenza è di 7 start up ogni mille società di capitali attive (7,7 per mille per Roma), leggermente al di sotto della media nazionale (8,5 per mille).

“L’economia laziale continua ad esprimere una buona capacità di interpretare il contesto generale grazie alla propensione all’export ed alla presenza di distretti specialistici e comparti ad alto potenziale come space economy, farmaceutica, cosmetica e agroalimentare – spiega in una nota Roberto Gabrielli, responsabile della Direzione regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo – le aziende laziali chiedono tuttavia strumenti per rispondere alle incertezze geopolitiche e dei prezzi, il nostro gruppo sta da tempo attivando tutte le leve per favorire la loro competitività anche attraverso accordi con primari partner e realtà associative, favorendo strumenti e risposte sia in termini di credito erogato che di accompagnamento, consulenza e supporto, che si tratti di accesso ai bandi del Pnrr, contatti con hub tecnologici o rafforzamento e sviluppo su nuovi mercati. Nel Lazio contiamo circa 85000 aziende clienti, alle quali lo scorso anno abbiamo erogato credito a medio lungo termine per circa 900 milioni di euro, con un andamento positivo confermato anche nel primo trimestre di quest’anno: le aziende della regione sono impegnate ad investire soprattutto in innovazione, internazionalizzazione, transizione digitale e sostenibilità ambientale e trovano in noi il supporto concreto per essere competitive in Italia e all’estero”.

“I dati sulle esportazioni dei poli tecnologici del Lazio, emersi dalla ricerca di Intesa Sanpaolo, testimoniano un’ottima vitalità del sistema economico regionale – ha dichiarato, in una nota, l’assessore all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini – in particolare, i numeri positivi fatti registrare nel settore agroalimentare, con un +18,4% per l’export e un +7,3% dei fatturati, rappresentano un ulteriore stimolo per il proseguimento di quelle politiche di sviluppo che hanno reso il comparto uno dei volani più importanti per il bilancio regionale. La giunta Rocca ha sempre considerato una priorità il sostegno alle imprese del territorio e ha introdotto tante iniziative e provvedimenti per accompagnarle nel loro processo di innovazione e per renderle sempre più attrattive e competitive nei mercati nazionali e internazionali. I numeri resi noti da Intesa Sanpaolo, in linea con quelli nazionali che hanno evidenziato numeri record per l’export dei distretti agroalimentari, dimostrano che quella avviata è la strada giusta”.



Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.