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Cultura del partenariato pubblico – privato: in Sicilia modelli virtuosi


Il project financing in Sicilia è già realtà, grazie alla tempestività regionale nel recepimento normativo e all’imminenza degli avvisi che riguardano le Terme di Sciacca e Acireale, i dissalatori di Porto Empedocle, Gela Trapani, e i termovalorizzatori di Catania e Palermo. Così in occasione dell’Assise 2025 – che dal 9 al 10 maggio riunisce gli ingegneri dell’Isola a Caltanissetta – non è stato solo approfondito il tema delle concessioni e della finanza di progetto, ma è nato un confronto concreto tra i professionisti sulle opportunità d’interesse collettivo e sull’evoluzione del ruolo degli ingegneri in prospettiva dei futuri investimenti in Sicilia.

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Al Teatro Regina Margherita durante l’evento – organizzato dalla Consulta Regionale degli Ingegneri di Sicilia e dall’Ordine di Caltanissetta, con il patrocinio degli assessorati delle Infrastrutture e della Mobilità e del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana, del Comune nisseno, del Cni e della sua Fondazione, del Censu, del Cersu, di Ance Sicilia, di Anci Sicilia e della Rete delle Professioni Tecniche Siciliana – sono intervenuti professionisti, amministratori pubblici, tecnici e operatori economici.

“Sul partenariato pubblico-privato la Sicilia che con la propria autonomia legislativa ha anticipato il legislatore statale – ha detto Gaetano Armao, professore di diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Palermo – è stata la prima regione a recepire il Codice dei Contratti Pubblici, che è stato applicato con grande tempestività. Il governo regionale ha predisposto un sistema per rendere più chiare le regole, più facili gli investimenti, più agevoli gli interventi delle imprese coinvolte nella finanza di progetto. Grazie al partenariato è possibile raggiungere obiettivi di pubblico interesse con quel know-how che hanno le più avanzate imprese private, inoltre le opere oltre ad essere realizzate vengono gestite”.

“Tra gli esempi virtuosi della finanza di progetto in Sicilia ci sono le Terme di Sciacca e Acireale e le procedure ad iniziativa pubblica già operative per la realizzazione dei dissalatori a Palermo: si tratta di straordinarie opportunità per attrarre nuovi investimenti e per creare servizi duraturi e più efficienti per i cittadini. Inoltre – conclude Armao -, come annunciato dal Presidente della Regione, è stato pubblicato ieri il bando per la progettazione dei due termovalorizzatori di Palermo e di Catania, è in questo momento il più rilevante d’Europa e segna l’avvio di una rilevante fase di innovazione per la Sicilia, un processo nel quale gli ingegneri siciliani svolgeranno un ruolo cruciale”.

“Intendiamo favorire in ogni territorio il dialogo tra le imprese, la pubblica amministrazione e i professionisti – ha spiegato Fabio Corvo, presidente Consulta Ingegneri Sicilia e Ordine di Caltanissetta – con l’intento di far crescere la cultura del partenariato, perché le concessioni possono riguardare tutti i lavori, dai più piccoli alle grandi opere. Domani ci concentreremo sull’urbanistica, con il decreto Salva Casa verranno lanciate le linee-guida elaborate dal CERSU e approfondiremo il tema della rigenerazione urbana”.

Ippolita Chiarolini del Cni ha precisato: “La finanza di progetto è un’operazione economica: è necessario definire la strategia e la gestione dell’opera, analizzare i rischi per comprendere le responsabilità di concedente e concessionario. Con il decreto correttivo alcune criticità permangono, si vuole correttamente favorire la concorrenza leale tra gli operatori ma i tempi sono ancora lunghi: siamo in dialogo con il ministero delle Infrastrutture per costruire un percorso di miglioramento. Ogni pianificazione economica finanziaria deve essere realizzata con competenza e in tal senso l’ingegneria economica è essenziale per integrare tecnica ed economia, non solo per l’eccellenza e la qualità del progetto, ma per la successiva gestione dell’opera in concessione. Per gli ingegneri con il project financing si moltiplicano le possibilità di rendersi utili alla collettività, collaborando con le imprese, i costruttori, la Pubblica Amministrazione, creando una squadra che crea valore nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità”.

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Secondo il dirigente generale del Dipartimento Tecnico della Regione Siciliana Duilio Alongi “il project financing è un metodo meno veloce, ma più efficace, che in Sicilia va avanti grazie all’attenta e scrupolosa applicazione della legge dagli uffici regionali di committenza. Faccio parte del tavolo tecnico della ristrutturazione delle Terme di Sciacca e Acireale – ha aggiunto – che il presidente della Regione Siciliana Schifani congiuntamente all’assessore delle Infrastrutture Alessandro Aricó ha voluto con forza finanziare per la parte pubblica. Siamo sotto scadenza della manifestazione d’interesse: per la Sicilia è un concreto inizio di un lavoro svolto con impegno e visione in tema di partenariato pubblico privato”.

“Dopo il grande contributo che ha dato il PNRR per la realizzazione delle opere pubbliche – ha detto il presidente Cni Domenico Perrini – bisogna necessariamente far riferimento ai fondi privati, passando anche e soprattutto dalla finanza di progetto. La Consulta siciliana, che oggi mette al centro del dibattito regionale e nazionale questo tema, è una delle più attive nell’ambito della nostra organizzazione ordinistica: dialoga con la politica, con i legislatori e lavora in sinergia con tutte le province tutelando la società civile”.

Durante il convegno “Le concessioni e la finanza di progetto alla luce del nuovo Codice dei Contratti Pubblici” hanno partecipato ai lavori moderatati dal giornalista Giuseppe Alberto Falci, il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, il consigliere e segretario CNI Giuseppe Margiotta, il vicepresidente vicario della Fondazione CNI Gaetano Fede, il presidente Assemblea dei Presidenti degli Ordini degli Ingegneri d’Italia Mauro Scaccianoce, il presidente Centro Nazionale Studi Urbanistici Paolo La Greca, il presidente Ance Sicilia Salvatore Russo, il componente direttivo Anci Sicilia Roberto Gambino che ha portato i saluti del presidente Paolo Amenta, il consigliere Cni Domenico Condelli che ha esposto “Le novità introdotte dal Decreto Correttivo”.

Durante la tavola rotonda su “Esperienze e prospettive del partenariato pubblico privato” sono intervenuti Sandro Catta del Cni, Clara Celauro docente ordinario Unipa, Giovanni Franciò direttore Centrale Unica Regionale di Committenza (PA e ME), Regina Genga dirigente Ragioneria Generale dello Stato, Michelangelo Geraci vicepresidente Ance Sicilia, Marco Ghionna presidente Centro Studi Cni, Giovanni Maimone Rup ed esperto del Comune di Messina in procedure di PPP, Gianluca Nicosia legale amministrativista.

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